TABELLA DI COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI PENSIONATI E PENSIONATI DELLA REPUBBLICA ARGENTINA

TABELLA DI COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI PENSIONATI E PENSIONATI DELLA REPUBBLICA ARGENTINA - Forma Giuridica 8152

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Comunicato stampa 1635 "Mercoledì per i pensionati" 1 agosto 2023

 Dal Tavolo di Coordinamento Nazionale delle Organizzazioni dei Pensionati e dei Pensionati sosteniamo, da anni, l'urgenza di avanzare in una legge che istituisca un nuovo sistema pensionistico. Insistiamo su questo punto perché, in caso contrario, continueremo a vedere come i governi di turno attuino “toppe” che sono ben lontane dal soddisfare le legittime richieste di pensionati e pensionati. A fare da sfondo sono le rivendicazioni del FMI, l'organismo dei grandi gruppi economici dominanti del sistema capitalista, negli accordi che ha con il Governo per il rifinanziamento (senza l'indispensabile accertamento della destinazione di questi fondi) degli illegittimi, debito estero illegale e fraudolento contratto dal governo precedente. Queste richieste sono intese, con aggiustamenti e sottofinanziamento del sistema pensionistico, a produrre una riforma volta a privatizzare il sistema, come ha fatto il FMI a livello internazionale. Anche in questi giorni di campagna elettorale ci sono candidati che tentano di giustificare l'aver attuato, quando erano dipendenti pubblici, la diminuzione del patrimonio pensionistico.

 DiEcco perché stiamo lavorando a un disegno di legge che istituisce un nuovo sistema pensionistico pubblico, a ripartizione, solidale, intergenerazionale, tra le altre qualità. Progetto di nuova legge sulla previdenza sociale che riproporremo perché, nell'ultimo decennio, in successive presentazioni alla Camera dei deputati nazionale, con la firma dei deputati e centinaia di migliaia di firme di avallo e mobilitazioni della nostra gente, le maggioranze parlamentari di turno ha rifiutato di dibattere nelle rispettive Commissioni, impedendone il trattamento parlamentare.

 Chi ha bisogno di prevedibilità sono le lavoratrici e le lavoratrici che non riescono ad accettare che negli ultimi anni di una vita lavorativa, dobbiamo elemosinare un misero miglioramento dei nostri patrimoni. Né bonus arbitrari, né finti prestiti. Chiediamo l'82% di mobilità, incorporando e ponendo fine al lavoro irregolare, precario, alla disoccupazione e alla sottoccupazione. Nell'immediato e nell'urgenza c'è una realtà che va affrontata.

 PREGHIAMO: un aumento di emergenza che consenta di equiparare il reddito minimo al Paniere Base degli Anziani, secondo quanto previsto dal Garante per la Terza Età del CABA, e proporzionale nelle scale pensionistiche.

D'altra parte, è molto importante che i biglietti gratuiti per qualsiasi mezzo di trasporto per pensionati e pensionati di tutto il Paese siano stabiliti attraverso l'apposito strumento legale.

  

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